Questo non è un racconto di redenzione né di eroi. Elvino è un uomo qualunque, un padre e un figlio, che un giorno si è trovato in una cella stretta e pesante, fatta di muri, colpa, memoria e silenzi che pesano più del ferro. La sua storia non parla solo di prigionia fisica, ma di un viaggio interiore, fatto di domande scomode, verità dolorose e piccole scoperte. Dentro quelle mura, ha imparato a guardarsi dentro, a riconoscere il dolore e a capire che le prigioni più dure sono quelle che portiamo dentro di noi…
…È un viaggio nella coscienza di un uomo segnato dal dolore, ma non spezzato, che ha scelto di ricostruirsi passo dopo passo, tra sguardi, domande e pensieri che scavano nel soffitto della sua cella e nel suo cuore.